Hellas Verona di Redazione , 23/05/2019 16:04

AGLIETTI E IL DILEMMA DELLE DUE PUNTE

Aglietti – foto grigolini.jpeg

Una o due punte? Amleto l'avrebbe sicuramente risolta prima del Verona questa vicenda. Più facile scegliere tra l'essere o il non essere che tra Pazzini e Di Carmine. Eppure la soluzione è semplicissima.

Basterebbe far giocare tutti e due assieme. E' ormai nove mesi che il Verona si alambicca su questo assurdo dualismo creato in sede di mercato dalla società.

Un dualismo che ha corroso il Verona e non ha giovato a nessuno. A Grosso che ha voluto prima accettare e poi ignorare la questione, a Di Carmine a cui è stata messa sulla testa una pressione incredibile, allo stesso Pazzini che sicuramente giocando con continuità e sentendo la fiducia della società avrebbe potuto segnare ancora di più di quello che ha segnato giocando col contagocce.

Un nodo di Gordio che Aglietti ha cercato di sciogliere a Cittadella quando scelse di schierare entrambi. Quel Verona però non era ancora pronto a supportare queste due punte. Aglietti era arrivato da due giorni, praticamente non aveva lavorato sui meccanismi, l'equilibrio svanì presto e la formula venne un'altra volta accantonata.

Ma ora il Verona sembra un'altra squadra. Regge ritmi più alti, verticalizza, pare pronta a reggere la coesistenza di Pazzini e Di Carmine.

Una formula che Aglietti vorrebbe provare a Pescara in una gara in cui non c'è nulla da perdere e in cui non si dovranno avere rimpianti di sorta. Tipo di non aver messo nelle condizioni Pazzini e Di Carmine di giocare assieme.

GIANLUCA VIGHINI