Hellas Verona di Redazione , 28/10/2020 21:06

"Gara strana, ma vinta. Ai giovani serve tempo"

juric – foto grigolini da hellasverona it.jpg

“La gara è difficile da spiegare. Già all’inizio non eravamo al massimo, poi dopo l’infortunio di Faraoni e Ruegg, l’andamento del match è diventato tragico. All’interno dello spogliatoio stiamo vivendo una situazione difficile. La squadra ha giocato bene, ma negli ultimi minuti ha regalato due gol agli avversari. Dopo il 2-0 dovevamo stare sereni ed invece ci siamo andati a complicare la vita”. Così in sintesi il mister del Verona, Ivan Juric, al termine del match di Coppa Italia, vinto col Venezia 6-4 ai rigori. Prosegue l’allenatore scaligero: “Devo fare comunque i complimenti alla squadra perché dopo il 2-3, ha reagito meritando il pareggio. Il passaggio del turno poteva arrivare prima, senza passare per i rigori. Ad ogni modo per me sono buoni segnali. La reazione dei giocatori mi è piaciuta molto, perché l’abbiamo avuta in uno stato di forma precaria, con tanti infortunati. Dobbiamo guardare in positivo. Siamo ancora dentro la Coppa Italia, in Campionato abbiamo 8 punti e ora avremo due match prima della sosta. Dobbiamo fare il meglio che possiamo in queste 2 gare che ci aspettano. Poi ripartire con più giocatori a disposizione”.

Sui giocatori impiegati che finora avevano trovato poco spazio: “E’ l’anno più difficile da quando alleno. In assoluto. Sono arrivati 15/16 giocatori nuovi che non parlano la stessa lingua e arrivano da Campionati diversi. Molti sono giovani e dunque hanno meno esperienza. Non è facile assemblarli. Fino ad ora però mi stanno dando tante soddisfazioni. Vogliono imparare, sanno sacrificarsi e sono tutti uniti. Qualcuno oggi ha fatto bene, altri meno. Inutile però buttare la croce addosso a chi non ha giocato bene. Amione per esempio è un 2002 che non conosce la nostra lingua e che per la prima volta s’è immerso nel calcio vero. Bisogna dar loro tempo e aspettare che migliorino”.

Sulla gestione della squadra con l’emergenza Covid: “Sarà una banalità, ma serve la gente allo stadio. Serve il pubblico. Anche quelle 1000 persone che venivano a vederci, servivano. Ora nemmeno loro possono più entrare allo stadio. Sentire che giochi per qualcuno è troppo importante. I ragazzi si stanno comportando bene e stanno affrontando al massimo ogni gara. Mi hanno sbalordito, nonostante l’emergenza Covid e nonostante i tanti infortuni. Ad aggravare la situazione poi, c’è l’assenza del pubblico. La squadra però, al momento sta reggendo bene a tutto questo. Bisogna continuare così”.

A.F.