Basket di Redazione , 28/02/2021 20:16

La Tezenis risorge, sbancata Udine 66-81

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La Tezenis risorge nel giorno più difficile, contro l'avversaria più dura. I giganti gialloblù sbancano il Palacarnera superando Udine 66-81. Una vittoria limpida, strameritata, in una partita sempre comandata dalla squadra di Ramagli (bella vendetta dell'ex) che ha risposto colpo su colpo, riprendendo sempre l'inerzia della gara, anche dopo i due soli sorpassi dei padroni di casa. Anche la classifica ora cambia improvvisamente volto: Verona aggancia a quota 16 Capo d'Orlando (che arriverà mercoledì sera all'AGSM Forum), Mantova, Trapani e Casale, e al netto degli scontri diretti la zona playoff è lì, a portata di mano.

Un successo con gli interessi rispetto al -8 dell'andata, sebbene Udine resti ancora lontana in classifica.

Ma da questa trasferta friulana arriva un segnale importante, sul potenziale della Tezenis e sulle capacità di riscatto dopo la sconfitta Treviglio che poteva aprire una brutta crepa. E i bergamaschi peraltro oggi sono passati a Torino.

Una vittoria con con contributo di tutti, lanciando il cuore oltre le assenze (però Ramagli ha allungato le rotazioni lanciando a sorpresa nel quintetto il friulano doc Colussa e dando minuti importanti a Guglielmi) e nonostante un arbitraggio piuttosto scadente. I 22 punti di Phil Greene certificano la prova da “hombre del partido” dell'americano, ma non va trascurata la difesa di Severini che ha tenuto a lungo fuori dai giochi il temuto Johnson, oltre alle triple letali dall'angolo del Professore. L'atteggiamento difensivo è stato fondamentale ed è proprio lì che la Scaligera ha costruito la vittoria, con ottime letture, raddoppi chirurgici, soprattutto negli ultimi 4 minuti, quando sul 63-63 la Tezenis ha spaccato la partita con un parzialone 18-3.

Verona parte forte come a Treviglio, ma questa volta non si perde per strada alla prima reazione avversaria e resta in palla fino alla fine. Il primo quarto spinge i gialloblù al vantaggio in doppia cifra (7-19, 10-21) con Greene subito ispirato. Antonutti riduce da solo il gap: 16-21 al primo stop, ma il Cigno di Colloredo continuerà a fare ancora male alla difesa scaligera.

La Tezenis tiene botta anche dopo un antisportivo a Pini, vanificato dallo 0/2 di Fulland, il finale del secondo quarto si consuma dalla lunetta con l'Old Wild West che risale fino al 28-30 prima del 31-34 all'intervallo.

Nella ripresa Udine completa la rimonta con una tripla di Giuri e con il capitano Antonutti (37-37, 39-39), Verona replica con Jones e Severini. Subito dopo il Prof viene punito con un discutibile antisportivo mentre cerca di recuperare una palla persa, Ramagli prende tecnico, Antonutti fa 3/3 dalla lunetta e firma il primo vantaggio casalingo sul 42-41. Gli arbitri compensano con un fallo in attacco fischiato dopo 1 secondo, Greene punisce da 3, anche Rosselli segna dalla grande distanza per il 42-47. Antonutti non molla, Mussini aggancia con una “preghiera” scaliata sulla sirena del possesso, Greene va a schiacciare in contropiede e riporta avanti i gialloblù (47-49). Italiano con un rocambolesco rimbalzo offensivo sigla il seocndo e ultimo vantaggio udinese: 50-51. Greene segna ancora da 3 per il +2 veronese all'ultima pausa.

La prima parte dell'ultimo quarto è una battaglia su ogni pallone, con difese molto fisiche. Candussi e Greene portano la Tezenis il 51-57, Severini firma il +7 (53-60). Antonutti e una tripla di Dominique Johnson mantengono Udine aggrappata alla partita, Ramagli chiama time-out. Tomassini infila un triplone da 8 metri, replicano ancora Johnson e Giuri anche lui da distanza siderale: 63-63. E' l'ultima parità. La Verona dei canestri vola via con capitan Tomassini e Jones, poi due liberi di Pini che, dopo una tripla di Severini, pesca un canestro da 3 di tabella sulla sirena del possesso dopo una magistrale rotazione sul piede perno: 66-77. La schiacciata di Bobby Jones in contropiede inchioda l'impresa gialloblù quando cominciano a scorrere i titoli di coda. La squadra di Ramagli ha capitalizzato al meglio le palle recuperate (Udine 17 perse) e l'eccellenze 20/29 al tiro da 2 (11/27 nelle triple). E la coppia americana ha fatturato 35 punti, contro i 20 del duo Usa di Udine. Avanti così, e mentre la Scaligera continua a tenere l'occhio vigile sul mercato, la squadra ha dato la risposta migliore a chi ironizzava sulla partita definita "di cartello" da coach Ramagli. Adesso bisogna trovare continuità di risultati. (Mariobasket)